Gin

Prodotto ottenuto dalla distillazione di cereali e aromatizzato con bacche di ginepro, coriandolo, liquirizia, angelica, ginestra e altre essenze. La tradizione vuole che Sylvius Franciscus, farmacista olandese, medico e professore dell'Università di Leiden, nel XVII secolo sperimentasse un rimedio per curare i disturbi di stomaco e dei reni basato sulla somministrazione di alcool di grano e bacche di ginepro; nacque così il Jenever, che si evolverà poi in “Gin”. L’elisir riscosse immediatamente successo in Olanda e ben presto arrivò anche in Inghilterra. Gli Inglesi non si fermarono alla semplice importazione ma contribuirono allo sviluppo di questa acquavite, specialmente nella direzione che la vide trasformarsi in una bevanda alcolica da degustare in qualsiasi momento piuttosto che come medicamento. Essi, infatti, posero in infusione direttamente le bacche, a differenza della ricetta originaria che prevedeva il solo utilizzo dell'olio di bacche, con coriandolo, scorza di arancia e altri vegetali per arrotondarne il profumo e il sapore: nacque così il “London dry Gin”. La sua popolarità ebbe una crescita continua che non si arrestò neanche durante il periodo proibizionista sancito con la promulgazione del “Gin Act”, legge che impose una tassazione elevata sulla bevanda per cercare di ridurne il consumo e la conseguente produzione. Il provvedimento, ovviamente, non portò i risultati auspicati dalla monarchia ma favorì la produzione clandestina e l’importazione dalla Francia e dall’Olanda, in particolar modo dalla città di Schiedam, nome con cui ancora oggi gli Inglesi identificano il Gin olandese. Per far fronte alle nuove problematiche a cui aveva dato luogo il proibizionismo Giorgio II, nel 1742, decise di abrogare il Gin Act e di cominciare una politica di controllo fiscale per favorire la competizione tra i produttori e aumentare di conseguenza il livello di qualità. Nei primi anni del 1900 si registrò un fenomeno che rivoluzionò definitivamente il concetto di bere: nacque il “Gin Palace”. Le taverne luride vennero rimpiazzate da locali eleganti e piacevolmente arredati, frequentati dalla nuova classe sociale, quella borghese, che salì alla ribalta grazie all’industrializzazione divenendo uno dei simboli dell’epoca vittoriana. Nacque l’abitudine di bere Gin allungato con acqua, soda e limone, che presto tra i coloni inglesi diventerà, con l’aggiunta della china, il famoso cocktail tonico: il Gin Tonic! Le direttive europee riconoscono due metodi di produzione del Gin: quello della distillazione, utilizzato in Olanda, e quello dell'aromatizzazione di uno spirito, utilizzato in Inghilterra. Il primo prevede la distillazione, attraverso alambicco discontinuo, di alcool di origine cerealicola miscelato a bacche di ginepro e altre piante aromatiche. Si ottiene così un’acquavite dal corpo robusto e molto aromatica. Distillando una seconda si ha quel che si chiama “doppio Gin”. Il secondo, invece, parte da una base di alcool etilico neutro - 96% di volume alcolico - di qualsiasi origine, che viene aromatizzata, attraverso la tecnica di macerazione o di percolazione, con bacche di ginepro, coriandolo, radice di liquirizia, angelica, giaggiolo, cardamomo, semi di anice e finocchio, scorza di limone e di arancio, cumino e mandorle. Distillando il risultato ottenuto con alambicco continuo, che conferisce quel caratteristico gusto secco, si dà vita al “London dry Gin”. Esistono diverse varietà di Gin: London Dry Gin, incolore, secco, profumato, in cui si può ritrovare la dicitura “premium” indicante una percentuale di volume alcolico superiore; Old Tom Gin, prodotto in Inghilterra, incolore e leggermente edulcorato; Plymouth Gin, incolore, secco, dal profumo intenso con caratteristici sentori di radici, deve essere prodotto nella zona di Plymouth, in Inghilterra. Golden Gin, invecchiato in botti di rovere che gli conferiscono un colore leggermente dorato; Jenever Gin, prodotto in Olanda e affinato in caratteristiche bottiglie di terracotta; Sloe Gin, dal caratteristico color viola, leggermente edulcorato e aromatizzato con prugne selvatiche; Pink Gin, aromatizzato con Angostura; Orange Gin e Lemon Gin, incolori e aromatizzati con essenze di agrumi.